Les Misérables

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Les Misérables è un film/musical del 2012 diretto dal regista premio Oscar per Il Discorso del Re Tom Hooper basato sull’omonimo musical, tratto dal romanzo di Victor Hugo.

Jean Valjean (Hugh Jackman), prigioniero 24601, viene rilasciato sulla parola dopo 19 anni di lavori forzati (per aver rubato un tozzo di pane per sfamare il figlio della sorella) da Javert (Russell Crowe), guardia carceraria.

Otto anni dopo, Valjean è il sindaco di Montreuil-sur-Mer e proprietario di una fabbrica, dove lavora Fantine (Anne Hathaway), un’operaria che viene licenziata perché è madre di una bambina, Cosette (Isabelle Allen/Amanda Seyfried), pur non essendo sposata.

Per poter pagare i malvagi locandieri Thénardier (Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen) che ospitano Cosette, Fantine vende i suoi capelli, poi i suoi molari e finisce anche per prostituirsi.

Un giorno, Fantine, triste, povera e che sta cominciando ad ammalarsi, aggredisce un cliente, attirando l’attenzione di Javert, che vuole arrestarla, ma interviene Jean Valjean, che la porta in un ospedale.

Dovrei/vorrei dire di più, ma potrei fare spoiler e magari rovinare il film a qualcuno!

Avrei voluto scrivere questo post tanto tempo fa, ma qui da me l’hanno fatto solo ieri sera in cineforum!

È stato uno dei film più belli che abbia visto quest’anno!

La regia è fantastica, la fotografia (sempre di Danny Cohen, che collaborò con Hooper anche in Il Discorso del Re) ancora di più, cast fantastico con delle voci assolutamente straordinarie.

Da quando sono tornata a casa ieri sera non riesco a smettere di canticchiare!

Les Mis, come è comunemente chiamato dai fan, ha vinto tre Oscar: migliore attrice non protagonista ad Anne Hathaway, che ha vinto inoltre SAG, BAFTA e Golden Globe, stra-stra-stra-stra-meritato, ha interpretato una Fantine disperata e la sua interpretazione di I Dreamed a Dream è stata struggente. Oscar al miglior trucco a Lisa Westcott e Julie Dartnell e al miglior sonoro a Andy Nelson, Mark Paterson e Simon Hayes.

Tra le altre nomination: miglior film (ha vinto Argo di Ben Affleck), miglior attore protagonista, Hugh Jackman (ha vinto Daniel Day-Lewis per Lincoln), migliore scenografia (vinto da Lincoln), migliori costumi (vinto da Anna Karenina) e miglior canzone, Suddenly, cantata da Hugh Jackman (vinto da Adele per Skyfall).

Avrei nominato anche Russell Crowe (che gran gran gran voce!) come miglior attore non protagonista! E penso che sarebbe stata una bella lotta tra lui e Christoph Waltz!

Non farò spoiler, ma dirò che il finale è a dir poco fantastico!

Quindi, complimentoni a tutto il cast: Hugh Jackman, Anne Hathaway, Russell Crowe, Eddie Redmayne, Amanda Seyfried, Aaron Tveit, Helena Bonham Carter, Sacha Baron Cohen e anche ai due piccoli Isabelle Allen (la piccola Cosette) e Daniel Huttlestone (Gavroche <3).

Qui sopra Isabelle e Daniel aka piccola Cosette e Gavroche con la stella di Russell Crowe!

Permettetemi un piccolo angolo di lamentela. Non sul film! Ma sulla gente che c’era al cinema a vedere Les Mis.

C’era questo gruppo dietro di me, tre ragazze e un ragazzo. Lui ha passato l’85, se non il 90% del film a sghignazzare. Spesso accompagnato dalle ragazze. Mi chiedo che cosa ci sia da ridere in un film del genere, tranne quel paio di scene dove Sacha Baron Cohen chiama Cosette “CoLette” e Helena Bonham Carter lo corregge (la sala intera è scoppiata a ridere!) e durante Master of the House.

Durante l’intervallo ho addirittura visto due ragazze lasciare la sala.

Comunque, consiglio spassionato: se volete andare al cinema, siate sicuri di non portarvi dietro persone alle quali non frega un tubo del film, perché oltre a rovinare il film a voi, lo rovinano anche agli altri!

I Croods (The Croods)

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I Croods (The Croods) è un film d’animazione del 2013 creato e diretto da Kirk DeMicco e Chris Sanders.

Grug (Nicolas Cage/Francesco Pannofino) è il capofamiglia dei Croods che, nel tentativo di proteggere la famiglia, finisce per farli rimanere rinchiusi nella caverna la maggior parte del tempo e farli temere “il nuovo”.

Ma la caverna non sarà più un posto sicuro, dopo un terremoto.

I Croods saranno costretti a lasciare la caverna ed esplorare il tanto temuto “nuovo”, dove poi incontreranno Guy (Ryan Reynolds), del quale la figlia di Grug, Hip/Eep (Emma Stone) si innamorerà.

È stato davvero molto divertente e anche fatto alla grande! I personaggi sono tutti fantastici e ci sono un sacco di gag.

Il cinema, ovviamente, era stra-pieno di bambini e tutti “se la ridevano” con gusto!

Il mio personaggio preferito, anche se non parla (a parte qualche “Ta ta taaa!”), è Laccio/Belt, il bradipo di Guy che viene presentato così:

“Lui è Laccio. Cucina, parla, fa da navigatore… e mi tiene su i pantaloni!”

Mi sono piaciuti un sacco quegli “animali” come le tartarughe volanti, le quali pinne erano di fatto delle ali con delle penne azzurre, o come una balena a quattro zampe che vive sulla terra… anche se i miei due “animaletti strambi” preferiti erano il topolino con la proboscide e le zanne e il coniglio gigante con i denti a sciabola!

Che ci vogliamo fare, ho un amore sconfinato per cose del genere! haha

Anna Karenina

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Anna Karenina è un film del 2012 diretto da Joe Wright, tratto dall’omonimo romanzo di Lev Tolstoj.

Anna Karenina (Keira Knightley), sposata con l’ufficiale governativo Aleksej Karenin (Jude Law), in viaggio per aiutare il fratello Stiva (Matthew Macfadyen) a riappacificarsi con la moglie Dolly (Kelly Macdonald), conosce la Contessa Vronskaja (Olivia Williams) e l’affascinante figlio, il Conte Vronskij (Aaron Johnson), per il quale perderà la testa.

La loro storia d’amore sconvolgerà i salotti della Russia del XIX secolo.

Mi è piaciuto un sacco! Lo so che lo dico spesso e per ormai tutti i film… ma è raro che quando decido di andare a vedere un film non mi piaccia. La cosa brutta è che quando un film non mi piace ci rimango pure male! Haha

Torniamo al film. È stato geniale, a mio parere, il modo in cui è stato fatto: le quinte che venivano cambiate dalle comparse… mi sembrava di essere a teatro!
Per non parlare dell’effetto “quadri viventi”, come nella scena del ballo: tutti erano fermi e man mano che Anna e Vronskij passano ballando, riprendono a ballare!

Premio Oscar per i migliori costumi a Jacqueline Durran, Anna Karenina era anche nominato nelle categorie miglior scenografia (andato poi a Lincoln di Spielberg), miglior fotografia (andato a Vita di Pi di Ang Lee, stra-meritato!) e miglior colonna sonora (andata sempre a Vita di Pi, che però avrei dato a Les Misérables).

Non ho mai visto la sala del cinema così piena. Sarà che era l’unica sera (lo davano in cineforum…)?

Ho anche sentito un uomo lamentarsi, dicendo che la storia e il film erano noiosi e pesanti. Io, personalmente, non l’ho trovato affatto pesante, anzi! E poi… cioè, si sa a prescindere che il dramma russo è così.

Gambit – una truffa a regola d’arte (Gambit)

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Gambit – una Truffa a Regola d’Arte (Gambit) è un film del 2012 diretto da Michael Hoffman e sceneggiato da Ethan e Joel Coen, con Colin Firth, Cameron Diaz, Alan Rickman e Stanley Tucci.

Harry Deane (Firth), un curatore d’aste inglese, escogita un piano per truffare Lionel Shahbandar (Rickman), un ricco collezionista d’arte.

Nel piano viene coinvolta PJ Puznowski (Diaz), una bella texana che deve fingersi proprietaria di un dipinto di Monet.

Remake del film del 1966 con Michael Caine e Shirley McLaine, Gambit è una commedia davvero divertente e consiglio davvero tanto questo film, perché ho riso dall’inzio alla fine!

Con un Colin Firth e un Alan Rickman davvero inediti!

The Impossible

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The Impossible è un film del 2012 diretto da J.A. Bayona, con Naomi Watts, Ewan McGregor, Tom Holland, Samuel Joslin e Oaklee Pendergast.

Una famiglia spagnola che però vive in Giappone per motivi di lavoro, parte per la Thailandia durante le vacanze natalizie del 2004.

Passato Natale, il secondo giorno di vacanza la famiglia, composta da Maria (Watts), suo marito Henry (McGregor) e i figli Lucas (Holland), Thomas (Joslin) e Simo (Pendergast) si ritrova divisa dopo l’abbattersi di uno tsunami sul loro villaggio.

Basato sulla storia vera della famiglia spagnola Alvarez-Belon, The Impossible è stato un film molto realistico e bello, nonostante una scena che – a parere mio- era un po’ troppo clichè hollywoodiano, oltre che piuttosto lunga.

Cast fantastico, con tanto di cameo di Geraldine Chaplin nel ruolo di un’anziana signora.

Avrei nominato all’Oscar Tom Holland, nella parte del figlio più grande, che è appena sbarcato al grande schermo, dopo aver interpretato Billy Elliot in teatro a Londra, e non Naomi Watts che, sì, è stata bravissima, ma…

Noi Siamo Infinito (The Perks of Being a Wallflower)

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Noi Siamo Infinito (The Perks of Being a Wallflower) è un film scritto e diretto da Stephen Chbosky, tratto dal suo omonimo romanzo (in Italia era uscito con il titolo “Ragazzo da Parete”).

Pittsburgh, 1991. Charlie (Logan Lerman) è un ragazzo intelligente, timido e insicuro che osserva il mondo standosene in disparte e scrive lettere ad un “amico”, raccontandogli ciò che succede.

Un giorno, il ragazzo incontra Patrick (Ezra Miller), detto “Niente”, e la sua sorellastra Sam (Emma Watson), due ragazzi dell’ultimo anno di liceo che lo accolgono nel loro gruppo di amici. Charlie comincerà ad avere le sue prime esperienze, la prima cotta, il primo amore, il primo bacio, le prime feste, le rappresentazioni del Rocky Horror Picture Show, ecc.

Allo stesso tempo, il suo insegnante di lettere, mr. Anderson (Paul Rudd) lo introduce al mondo della letteratura.

Nonostante la felicità raggiunta, il dolore del passato segnato dal recente suicidio dell’amico Michael e l’accidentale morte della zia, tormenta ancora Charlie.

Quando i suoi amici si preparano per andare al college, l’equilibrio precario di Charlie comincia a sbriciolarsi, facendo tornare a galla una dura verità.

Comincerei dicendo che The Perks of Being a Wallflower (mi sono sempre rifiutata di chiamarlo Ragazzo da Parete o Noi Siamo Infinito), comunemente chiamato “Perks”, è il mio libro preferito. L’ho letto poco più di due anni fa, quando c’erano solo dei rumor sul film.

Al contrario di quanto potreste pensare ora, no, non ho letto il libro solo perché Logan Lerman o Emma Watson sarebbero stati nel film (ai tempi, il cast non era ancora confermato!), ma perché mi piaceva proprio la trama del libro.

Il caso vuole che io abbia letto quel libro in un periodo particolare per me e il suo effetto a livello emotivo, mi ha aiutato a superare certe cose, in quanto io e il personaggio di Charlie avevamo(abbiamo) molto in comune, nonostante le diverse situazioni.

È per questo che Perks è molto importante per me e, quando ho scoperto che era lo stesso Stephen Chbosky, autore del libro, ad avere adattato la sceneggiatura e a dirigere il film, mi sono sentita davvero sollevata, perché sapevo che avrebbe fatto un bel lavoro e che lo avrebbe fatto come se lo immaginava.

Ok, arriviamo al film stesso, che ho aspettato per circa due anni tra rumor, pre-produzione, riprese, post-produzione e data italiana rimandata (inizialmente doveva uscire il 25 o il 26 ottobre 2012, ma è stato poi  posticipato al 14 febbraio 2013).

Il film è stato davvero bello, commovente e divertente e molto fedele al libro, nonostante certe cose sono state tolte (giustamente, altrimenti usciva un film di 14 ore haha).

Chbosky ha fatto un gran bel lavoro. Anche prima di vedere il film, lui se ne riteneva soddisfatto e questo mi aveva resa davvero contenta.

Gli attori, anche, erano perfetti.

Sono contenta che abbiano scelto, in particolare, il trio Lerman/Watson/Miller.

Emma Watson ha dimostrato di essere davvero una brava attrice. E ha dimostrato di essere all’altezza nel ruolo di Sam, nonostante le prime critiche (che erano, in particolare, non sulla sua bravura, ma sul fatto che “Sam, nel libro, ha i capelli lunghi e castani e gli occhi verdi!” e lei nel film ha i capelli corti e biondo scuro e gli occhi marroni).

Logan Lerman. Sapevo già fosse un giovane attore di talento (guardatelo, in particolare, quando aveva 12 anni in The Butterfly Effect! Pelle d’oca!) È stato un Charlie perfetto, in tutte le sue sfumature.

E, infine, Ezra Miller, attore che ho “scoperto” recentemente in …e ora parliamo di Kevin con Tilda Swinton, è stato davvero straordinario nella parte di Patrick, personaggio dichiaratamente gay, ma che non rientra nei due classici “standard” dei film: 1) fashionista ed effemminato; 2) vittima. No, Patrick è fiero di essere sé stesso e non è una vittima.

Teoricamente, vi consiglierei di leggere il libro prima del film e vi spiego perché: personalmente, potrete capire meglio la storia. E poi è un libro che scorre bene e si legge d’un soffio.

Se pensate che è un film per adolescenti, vi sbagliate. È un film sull’adolescenza, ma non solo per adolescenti.

L’unica “pecca” è il doppiaggio italiano, che non rende a pieno.

Andate a vederlo, perché è davvero bellissimo e vi coinvolgerà e vi farà pensare.

Accettiamo l’amore che crediamo di meritare.

Frankenweenie

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“Festeggiamo” il 50esimo post con…

Frankenweenie è film d’animazione del 2012 diretto da Tim Burton, è anche l’adattamento dell’omonimo cortometraggio realizzato da quest’ultimo nel 1984.

Victor Frankenstein e il suo cane Sparky sono inseparabili. Quando l’amico a quattro zampe viene investito da una macchina, Victor, da sempre appassionato di scienza, decide di riportarlo in vita.

Lo aspettavo da così tanto tempo! :’)

L’ho a dir poco adorato. Questo è Tim Burton, ragazzi, è proprio come entrare nel suo mondo, una sua storia e i suoi personaggi.

Ci sono alcune scene commoventi e parecchie divertenti.

A differenza del corto dell’84 che è stato realizzato con persone vere e cani veri, questo Frankenweenie è stato realizzato in stop motion.

Avete notato che Victor sembra una versione “piccola” di Victor van Dort (La Sposa Cadavere)?

E che Elsa Van Helsing, doppiata da Winona Ryder, sembra proprio quest’ultima in Beetlejuice?

 

Edgar. Ho amato il personaggio di Edgar appena l’ho visto nella clip intitolata “Edgar knows”.

Edgar “E” Gore.

Ricordate lo stra-cult Frankenstein Junior di Mel Brooks? Vi ricordate Igor (aiutante di Frankenstein) e la sua gobba (“Quale gobba?”)?

Edgar è lo pseudo-aiutante di Victor Frankenstein.

Pronunciato all’inglese, il nome è Edgar i-gor. E… ha la gobba!

 

Per non dimenticare il professore di scienze, Mr. Rzykruski: somiglia proprio a Vincent Price!

 

Ok, vi ho trascinati per un attimo nella mia testa, facendovi leggere i miei pensieri sui personaggi.

Ah, ultima cosa: non l’ho visto in 3D, quindi non so com’è e se è consigliabile. Però anche in 2D è stato fantastico! 😉

Django Unchained

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Django Unchained è un film del 2012 scritto e diretto da Quentin Tarantino, con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington, con camei di Franco Nero e Don Johnson.

1858, Texas. Il dottor King Schultz (Waltz), abbandonata la professione di dentista, gira per il sud degli Stati Uniti d’America, nel pieno dell’epoca schiavista, facendo il cacciatore di taglie. Avendo bisogno di aiuto per trovare tre fratelli criminali, Schultz libera chi può riconoscerli essendo stato, in passato, vittima della loro crudeltà: lo schiavo Django (Foxx).

I due si mettono in affari e Schultz inizia Django al lavoro di cacciatore di taglie.

Dopo aver trovato i tre fratelli, Schultz aiuta Django a trovare la moglie Broomhilda (Washington), che è stata venduta a Calvin Candie (DiCaprio), uno dei più ricchi latifondisti del Mississippi.

Per cominciare: dialoghi geniali. Infatti, con Tarantino, non si può avere altro. Scene drammatiche e comiche che si fondono perfettamente.

Il personaggio di Christoph Waltz in particolare è geniale, con certe uscite che non puoi fare a meno di ridere. Ed è la prima volta che lo vedo fare il buono. Anzi no, la seconda (Carnage; Roman Polanski, 2011). Lo ricordo ancora ne Il Commissario Rex: faceva la parte di un venditore di bambole che uccideva le clienti. Era la mia puntata preferita e avevo 3 o 4 anni (mamma, papà, dovevate farvi certe domande già durante la mia infanzia! Haha).

Jamie Foxx, anche, bravissimo e mi sembra anche strano che non l’abbiano – almeno- nominato per un Golden Globe!

Leonardo DiCaprio. Urla tutto il tempo, ma è davvero bravo a fondere il lato buono e cattivo del personaggio, rendendolo odioso, ma in certi momenti è perfino simpatico.

Resto del cast, anche, fantastico: Samuel L. Jackson che abbandona i panni di Nick Fury e veste quelli di un 76enne!

Cameo di Tarantino.

Qualcuno, oltre a me, ha notato che uno degli uomini – uno di quelli che teneva i cani durante la scena dello schiavo nero D’Artagnan- era “Sex Machine” (il suo nome è Tom Savini) di Dal Tramonto all’Alba?

Per concludere, è stato un film bellissimo. In particolare una scena: il sangue che schizza sulle piante di cotone bianco. Premetto che non ho spoilerato niente, la scena l’hanno fatta vedere anche su Sky Cinema nell’intervista a Quentin Tarantino, che ha spiegato che il cotone era sì, sporco di sangue, ma era il sangue degli schiavi neri che si facevano male raccogliendolo, mentre lì è il sangue di non-posso-dire-chi (eheh). È stata una scena davvero spettacolare a livello visivo.

P.s.: Golden Globe a Tarantino per migliore sceneggiatura e a Christoph Waltz come migliore attore non protagonista! Anche qui…speriamo in qualche Oscar!

Ah, ultima cosa: se non l’avete ancora visto e state per andare a vederlo, fermatevi in sala fino alla fine dei titoli di coda, scena extra! 😉

Vita di Pi (Life of Pi)

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Vita di Pi (Life of Pi) è un film del 2012 diretto da Ang Lee e tratto dal romanzo omonimo di Yann Martel.

Piscine Molitor Patel, detto Pi (Suraj Sharma), è un ragazzo indiano che vive nella parte francese dell’India. È nato e cresciuto all’interno di uno zoo creato all’interno di un parco botanico, dove il “pezzo forte” è una tigre del Bengala, chiamata Richard Parker.

Un giorno, il padre di Pi (Adil Hussain) si trova costretto, in seguito a delle difficoltà economiche, a doversi trasferire con la famiglia, dove potrà vendere lo zoo e cercare un nuovo impiego.

Durante il viaggio in una nave mercantile giapponese, una tempesta fa affondare la nave: Pi, l’unico sopravvissuto, si ritrova su una scialuppa insieme ad una zebra, una iena, un orango e la tigre Richard Parker.

Presto, però, Pi si troverà da solo con la tigre Richard Parker, perché – dopo un’accesa lotta- la iena divora la zebra, poi uccide anche l’orango, ma poi la tigre esce dalla coperta della piccola imbarcazione e divora la iena.

Che dire… è stato davvero straordinario. Be’, non mi sarei aspettata altro da un grande regista quale è Ang Lee! Anche “Pi”, Suraj Sharma, attore giovane e esordiente è stato davvero fantastico.

C’è anche un cameo di Gerard Depardieu, nella parte di un rude cuoco francese!

Il 3D è fantastico e non mi ha neanche dato “fastidio”, come –invece- succede di solito.

Un film davvero bello e commovente, regia pazzesca, effetti speciali pazzeschi, colonna sonora anche.

C’erano certe scene che mi han fatto piangere per la loro bellezza. Sì, oltre che ad essere proprio belle, alcune di queste erano anche piuttosto commoventi.

Esempio: quando Richard Parker salta sulla scialuppa e Pi si butta in mare e per un attimo va sott’acqua e vede la nave che affonda (foto qui sotto). È stata a dir poco fantastica.

Oppure quando l’acqua dell’oceano sembrava uno specchio e sembrava che Pi e Richard Parker stessero navigando nel cielo (foto qui sotto).

Ma anche quella della balena. Magica. (foto qui sotto)

Ok, non vado avanti, vorrei evitare di spoilerarvi il film se non l’avete visto! 😉

Sicuramente uno dei film più belli di sempre. “Breathtaking”, direbbero in inglese, toglie il respiro da quanto è bello.

A dire il vero, mi stanno venendo le lacrime agli occhi solo scrivendo questo post! haha

Ha, inoltre, avuto un sacco di candidature agli Oscar e  ha vinto il Golden Globe nella categoria “miglior colonna sonora”. E adesso speriamo negli Oscar! 😉

Lo Hobbit: un viaggio inaspettato (The Hobbit: an unexpected journey) 3D

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Buon giorno e buon 2013 a tutti! J Passate bene le feste? Io le ho cominciate bene e finite un po’ meno bene… ho passato il capodanno con l’influenza e la febbre!

 

Lo Hobbit: un Viaggio Inaspettato (The Hobbit: an unexpected journey) è la prima parte della nuova trilogia diretta da Peter Jackson.

Bilbo Baggins (Ian Holm) ha quasi finito di scrivere la storia di come ha trovato l’anello.
Salto indietro di 60 anni: Gandalf il grigio (Ian McKellen) raggiunge Bilbo (Martin Freeman) e tenta di convincerlo a partire con lui per un’avventura.

Bilbo, inizialmente, rimane riluttante all’idea, quando comincia a ricevere in visita dei nani che gli invadono la casa…

Come sappiamo tutti, Lo Hobbit è il prequel de Il Signore degli Anelli, trilogia sempre diretta da Jackson agli inizi del 2000.

Mi è piaciuto davvero tanto! L’ho visto in 3D e, stranamente, non mi ha turbato (ultimamente cerco di vedere il meno possibile film in 3D, perché sono un po’ scomoda a dover portare gli occhiali doppi –nonostante non porti gli occhiali da vista fissi-)!

E…devo essere sincera, anche se me ne vergogno un po’: ho visto la trilogia di ISDA solo pochi giorni prima che uscisse Lo Hobbit, nonostante io abbia i dvd da qualche anno! E mi è piaciuta tantissimo subito dal primo film!

Mi sono innamorata da subito di Aragorn (Viggo Mortensen) e di Sméagol (Andy Serkis).

Quali sono, invece, i vostri personaggi preferiti (sia di ISDA che di Lo Hobbit!) ?